domenica 28 ottobre 2007

S.E. Mons. Bernardo Fabio D'ONORIO Arcivescovo di Gaeta



Puntualissimo S.E. Mons. Bernardo Fabio D'Onorio è giunto a Gaeta in Piazza Caboto dove è stato accolto dalle Autorità Civili. C'era il vice - sindaco di Gaeta (il Sindaco era in viaggio in Terrasanta) il Presidente della Provincia Cusani e il Presidente della Regione Lazio Marrazzo. Subito dopo si è recato in Cattedrale dove è stato accolto da tutto il clero. Qui dopo essersi seduto sulla Cattedra ha preso formalmente possesso della Arcidiocesi gaetana.


Un gesto semplice ma fortemente significativo come tutto nella Chiesa dove i segni sono simboli e i simboli sono capaci di trasmettere contenuti densi di profondi significati che, a volte, le parole nemmeno riescono a rendere.


Poi, preceduto dai ministranti, dai seminaristi dai diaconi e dai presbiteri, S.E. Mons. Bernardo Fabio D'Onorio è ritornato in Piazza Caboto dove ha avuto luogo la solenne celebrazione eucaristica alla quale hanno preso parte ben nove Vescovi del Lazio. Tra questi i due emeriti di Gaeta, S.E. Mons. Vicenzo Farano e S.E. Mons. Pier Luigi Mazzoni.
La celebrazione è stata sobria e solenne nello stesso momento e si è conclusa con l'offerta di un cero all'icona della Madonna da parte del vice sindaco di Gaeta al quale è seguito un breve ma intenso momento di preghiera.

sabato 27 ottobre 2007

Il fariseo e il pubblicano Lc 18, 9-14



La preghiera ha la potenza di metterci in contatto con l'Eterno e quando questa arriva da una persona umile ha la capacità di farsi ascoltare con maggiore forza. Le nostre invocazioni, la nostra rabbia, il nostro sentire più prodondo viene così percepito e ascoltato da un Padre che si mostra silenzioso. Mi sembra che in questo passo di Luca ciò che stona davanti al Signore è il sentire del fariseo che si erge sopra gli altri e si mostra ad essi superiore forte delle sue azioni o comportamenti. Il pubblicano, invece, cosciente del proprio essere chiede pietà e misericordia. E' come se l'evangelista Luca ci sprona ad assumere dentro di noi il sentire del pubblicano riconoscendoci sempre peccatori e bisognosi della comprensione continua del Padre. Un invito ad esercitare sempre l'atteggiamento del pentimento interno, il solo veramente capace di farci ascoltare con forza dal Signore che è sempre lì che ci aspetta. Non è facile fare questa conversione, assumere su di se il riconoscimento di questa situazione che ci appartiene indistintamente ma è l'unica capaci di metterci nelle condizioni di essere rigenerati e vestire le vesti dell'uomo nuovo. Buona domenica

venerdì 26 ottobre 2007

Domani 27 ottobre 2007 il solenne ingresso a Gaeta di S.E. Mons. Bernardo Fabio D'ONORIO

Mancano poche ore al solenne ingresso nell'Arcidiocesi di Gaeta di S.E. Mons. Bernardo Fabio D'Onorio. L'appuntamento e l'abbraccio con S.E. Mons. Pier Luigi Mazzoni (Vescovo Emerito) e i consultori è previsto per le ore 15.00 presso il Santuario della Madonna del Piano in Ausonia (prima cittadina che incontra entrando nel territorio della Arcidiocesi di Gaeta provenendo da Cassino). Di qui, l'eletto, accompagnato dai consultori giungerà a Gaeta intorno alle 16.00 dove sarà accolto dalle Autorità Civili in Piazza Caboto (saranno presenti, oltre al Sindaco di Gaeta Raimondi, il Presidente della Giunta Regionale del Lazio Piero Marrazzo e il Presidente della Provincia di Latina Armando Cusani).
Mons. D'Onorio, subito varcherà la soglia d'ingresso della Cattedrale dedicata ai Santi Erasmo e Marciano e, qui, incontrerà il clero diocesano (sacerdoti e diaconi). Dopo aver preso possesso dell'Arcidiocesi con il gesto di sedere sulla Cattedra avrà inizio la solenne processione di tutto il clero e dei Vescovi concelebranti fino a Piazza Caboto.
Oggi pomeriggio (26 ottobre 2007 intorno alle 16.00) sono stato a Gaeta. Ho visto i preparativi in corso. L'atmosfera è quella delle grande attesa. D'altra parte questo è un momento molto importante nella storia della nostra Arcidiocesi e anch'io ho voluto sottolinearlo in questo blog. Un'ultima notizia: Radio Civita la nostra emittente diocesana trasmetterà in diretta sia l'incontro con le Autorità (e i relativi discorsi) che l'intera celebrazione eucaristica. Ancora una cosa. Grazie Signore per averci donato prima Mons. Mazzoni e adesso Mons. D'Onorio.

mercoledì 24 ottobre 2007

Pregare e sperare contro ogni speranza?


Pregare? Certamente, ma come? Con quali parole? Ho letto da qualche parte che la nostra stessa vita è una preghiera e che si può pregare anche quando si accettano le piccole e le grandi sfide che la vita ci pone davanti. A volte, però, le prove sono veramente difficili e complesse. Affrontarle ci fa spavento e ci sentiamo veramente piccoli e impotenti. Mi sto chiedendo se queste esperienze capitano a tutti o se il Signore le riservi solo a qualcuno. C'è, a questo proposito chi sostiene che il Signore le propone solo a chi ama di più o a chi sono necessarie per crescere nella fede. Eppure certe volte, queste "prove" (che sono sofferenze) possono sembrare esagerate, quasi una persecuzione continua che ci sfianca e ci indebolisce nel corpo e nell'anima. La nostra stessa fede è messa a dura prova. Eppure occorre sperare contro ogni speranza. Quando anche umanamente tutto appare veramente difficile occorre credere che qualcosa di positivo può accadere. In questo momento allora sto pregando per una situazione che mi è molto cara e vicina e prego affinchè il Signore conceda a tutti i protagonisti di questa vicenda umana la forza e il coraggio per superare la sfida che è stata lanciata. E' una speranza, questa, che vuole vincere e superare importanti ostacoli. Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio Salvatore abbi pietà di noi.

venerdì 19 ottobre 2007

Pregare con fede


Dal Vangelo secondo Luca 18, 1-8 "In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: “C’era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi”. E il Signore soggiunse: “Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà a lungo aspettare? Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”.Parola del Signore

Riflessione
Credo che il tema di fondo sia quello della giustizia di Dio. Una giustizia che mette al primo posto i poveri, gli oppressi, gli emarginati…le vedove appunto.
E’ una giustizia che ritengo certa e nella verità. Una verità che non è quella umana ma quella di un Padre che conosce tutto, proprio tutto di noi. Una giustizia che vince le nostre ipocrisie, il nostro perbenismo e il nostro procedere mascherato.
Mai come in questo tempo tutto questo mi sembra vero e visibile. E proprio in questo tempo ci sono persone che attendono “giustizia” e fanno fame e sete di essa. Anzi, man mano che questa società procede nella sua storia mi sembra che la questa fame e questa giustizia si annuncia come necessaria ed indispensabile. In questo senso vedo l'urgenza di pregare di chiedere con forza al Padre che manifesti la sua giustizia.
La preghiera, questa preghiera, diventa, a mio avviso, un affidarsi, un mettersi nelle braccia del Padre e invocare il suo intervento affinché il “cavallo e il cavaliere” empio sia gettato nel mare. Ecco allora l’emergere dell’urgenza di una fede profonda, forte e anticonformista. Una fede che sappia vivere dell’imitazione della Pasqua del Signore; di una fede che nell’amore e nel dolore del quotidiano faccia emergere in ogni uomo e in ogni donna il segno della gioia che il Signore ci chiede di mostrare e testimoniare.




sabato 13 ottobre 2007

"Va la tua fede ti ha salvato"


Da oggi vorrei iniziare a pubblicare una piccola riflessione sul vangelo della domenica e, questa, è una domenica speciale. Il brano che ascolteremo domani 14 ottobre 2007 in tutte le chiese è quello dei dieci lebbrosi (Luca 17, 11-19).
Sono in tanti a chiedere al Signore la guarigione, sono in tanti quelli che vengono guariti, tutti vengono invitati a presentarsi ai sacerdoti (come prescrivevano gli antichi costumi) ma uno solo, uno solo "vedendosi guarito torna indietro" e a lui, e solo a lui, il Signore dice "Alzati e va'; la tua fede ti ha salvato". Domanda: Chi è quello che è tornato indietro? Chi sono gli altri nove e che fine hanno fatto?
Chi torna è l'unico samaritano (rappresentante di un popolo "nemico" degli ebrei). Gli altri nove sono tutti ebrei, quelli che avrebbero dovuto tornare per primi e che, probabilmente, si sono fatti prendere dalla superbia e hanno rifiutato l'umiltà di riconoscere il "dono" ricevuto dal Signore. Cosa ci insegna questo passo del Vangelo? Credo che Gesù in questo episodio vuole trasmetterci la necessità di rendere "grazie" al Padre per i tanti doni della vita e, soprattutto, invitarci all'umiltà di glorificarlo sempre in ogni circostanza riconoscendolo come l'unico autore della vita. Saperlo come il nostro custode e protettore, la nostra guida e il nostro guaritore. La sua però non è solo una guarigione esteriore o un sollievo della sofferenza ma è soprattutto il guaritore delle nostre pene e sofferenze interiori che sono le peggiori e le più difficili da vincere. Insomma il Signore ci offre un esempio per indurci a cambiare il nostro cuore deponendo le nostre anzie in Lui che nonostante le nostre infedeltà ci rimane sempre fedele.
Fraterni saluti in Cristo
vincenzo

venerdì 12 ottobre 2007

Zanotelli a Gaeta



Questa sera 12 ottobre 2007, Padre Alex Zanotelli sarà presente a Gaeta, nel Palazzo De Vio, su invito del Servizio di Pastorale Giovanile che quest'anno, dopo la positiva esperienza dello scorso anno ha promosso un percorso di quattro incontri tematici.

Quest'anno il percorso avrà per tema la solidarietà. Ecco di seguito l'annuncio da parte dei responsabili.

"Il percorso di educazione alla Solidarietà prende spunto dalla campagna “Prima che sia troppo tardi”, lanciata dal Focsiv e dalla Caritas nazionale, a 40 anni dall’appello della Popolorum Progressio di Paolo VI “Quando tanti popoli hanno fame, quando tante famiglie soffrono la miseria, quando tanti uomini vivono immersi nell'ignoranza, quando restano da costruire tante scuole, tanti ospedali, tante abitazioni degne di questo nome, ogni sperpero pubblico o privato, ogni spesa fatta per ostentazione nazionale o personale, ogni estenuante corsa agli armamenti diviene uno scandalo intollerabile. Noi abbiamo il dovere di denunciarlo. Vogliano i responsabili ascoltarci prima che sia troppo tardi” (53, Populorum Progressio).
Ancora una volta avremo un documento del magistero, questa volta una enciclica, che darà senso e sapore agli incontri.
Il percorso è pensato dal Servizio diocesano per la Pastorale Giovanile in collaborazione con il Settore Giovani di Azione cattolica, con la Caritas e con il Servizio diocesano per la Pastorale Sociale e del Lavoro, la Salvaguardia del Creato, Giustizia e Pace ed è diretto a tutti i giovani e gli adulti della nostra diocesi.
Tre saranno gli incontri, di venerdì, con cadenza mensile a partire dal mese d’ottobre.
Le tematiche affrontate sono: “Questione di tutti nessuno escluso”.
Avremo una introduzione alla Populorum Progressio e agli scenari presentati nell’enciclica che sono ancora attualissimi, nonostante siano passati 40 anni.
“Tutto nasce dal basso”
Parleremo del sistema economico e della cooperazione internazionale per conoscere meglio alcuni meccanismi che guidano il mondo di oggi.
“La pienezza di una vita solidale” Quali stili di vita?
Attraverso 5 laboratori vogliamo gettare le basi per una vita veramente solidale. I laboratori sono: Uso corretto del denaro; Consumo critico; Interculturalità; Lavoro; Educazione alla non violenza.
Agli incontri interverranno ospiti a carattere nazionale e locale, legati alla cooperazione internazionale, al mondo dell’economia e al mondo ecclesiale. Al più presto avrete tra le mani il materiale informativo dove troverete tutte le date e gli ospiti che avranno confermato la loro partecipazione.
Anche per quest’anno è prevista una quota di iscrizione per i tre incontri del percorso: 5 euro con cartellina ma senza maglietta, 10 euro con cartellina e maglietta. La sede degli incontri è Palazzo De Vio a Gaeta con inizio alle ore 20.
Il 12 gennaio 2008 è previsto un incontro di riflessione e di festa con il quale vogliamo fare il punto di tutto il percorso … ma questo ve lo racconteremo la prossima volta!
Buon cammino a tutti".


Damiano Iannitti
del Servizio diocesano per la Pastorale Giovanile

venerdì 5 ottobre 2007

Nuove ordinazioni


Il prossimo 7 ottobre 2007 saranno ordinati DIACONI PERMANENTI presso il Duomo di Milano Giuseppe AMALFA di Gorgonzola, Gaetani RINDONE di Assago, Antonio PERRONE di Villasanta e Diego VESCO di Castelseprio.
E' una gran bella notizia. La "famiglia" diaconale cresce e tutti dobbiamo unirci in preghiera per questo nuovo segno d'amore del Padre.

"Lo spirito vi guiderà alla verità tutta intera" (Gv 16, 13)