venerdì 17 agosto 2007

Esperienze di servizio



Il Servizio è lo specifico del Diacono. "Vi ho dato l'esempio, perchè come ho fatto io, facciate anche voi" (Gv 13,15). I diaconi, infatti, sono ordinati per il servizio che si esprime nella liturgia, nella parola e nella carità. Il diacono partecipa così dell'unico munus di Cristo è maestro, in quanto proclama e illustra la parola di Dio, è santificatore in quanto amministra il sacramento del battesimo, dell'Eucarestia e i sacramentali, partecipa alla celebrazione della santa Messa, in veste di ministro del Sangue, conserva e distribuisce l'Eucarestia, è guida in quanto è animatore di comunità o settori della vita ecclesiale.

Sarebbe bello raccontarci le nostre esperienze di servizio. Ciò ci aiuta a condividere le riflessioni sul senso e sul ruolo dei diaconi permamenti nella nostra realtà. Sarà un'utile riflessione comune. Da parte mia proprio in questi giorni (settimane) sono in attesa di ricevere dal Vescovo, insieme ai fratelli ordinati lo scorso 28 aprile, la comunicazione del servizio al quale sarò destinato.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

da alcuni anni lavoro nella caritas diocesana e mi occupo della mensa. E' un'esperienza molto intensa. ritengo che ci sia bisogno di far crescere nella comunità il senso della presenza dei diaconi che possono svolgere un servizio prezioso

Anonimo ha detto...

da 7 anni svolgo il mio servizio in parrocchia ma il parroco limita il mio compito alla funzione liturgica. Evita costantemente di farmi svolgere altre mansioni. non ho mai fatto un'omelia e non ho avuto alcuna responsabilità specifica. sembra quasi che sono un superchirichetto. che fare?

Anonimo ha detto...

ho 45 anni come te, vincenzo, e opero nella comunità nel campo liturgico e della pastorale giovanile e familiare. sono spostato con tre figli. sento qualcosa che mi dice che la vocazione al diaconato potrebbe essere la mia strada, ma ho paura ... come decidere, oltre che pregando ? ...

Anonimo ha detto...

Sono diacono dal 2001. Fin dall'accolitato il mio parroco mi ha dato la completa e autonoma gestione dei ministri straordinari della comunione, e quindi dell'assistenza agli ammalati.
Inoltre nei periodi di assenza dei collaboratori mi fa anche predicare alla Messa domenicale. Invece nelle Messe feriali dei tempi forti l'omelia la "devo" fare sempre io. Oltre alle meditazioni ai Vespri di Avvento e di Quaresima.
A questo si è aggiunta, da 4 anni, la catechesi biblica ai giovani.

Ma al di là di questo quello che è più bello è il rapporto con i parrocchiani, rapporto che si è approfondito nel cosro degli anni.
Molto importante è anche quello col parroco, è necessario un profondo rapporto per poter dare meglio alla comunità. Non dimentichiamo che non siamo al servizio del parroco, ma della Chiesa, e in concreto di quella porzione di Chiesa locale a cui ci ha destinato il Vescovo.

vincenzo ha detto...

caro anonimo ti consiglio di parlarne con il tuo parroco che certamente saprà affrirti occasioni e cammini di ricerca capaci di guidarti su questi sentieri così belli e affascinanti. Ma, anche quando, eventualmente, si potrà cogliere questa "chiamata" sarà necessario un periodo di discernimento e di formazione con i superiori preposti dal Vescovo a questo compito. Certo la preghiera è fondamentale in questo cammino di ricerca ma anche la guida prima del tuo parroco e poi di chi in diocesi si occupa dei diaconi permanenti è importante. Il Signore ci parla ma perchè ci sia vocazione occorre che ci sia il riconoscimento del Pastore diocesano. fraterni saluti e un abbraccio di pace in Cristo.
Scrivi ancora...

vincenzo ha detto...

caro julo cumani,
ti ringrazio per la tua bella testimnianza che assicura gioia e speranza a tutti i diaconi ma fornisce anche dritte per la crescita di ognuno. La ricerca della comunione con il proprio parroco e la necessità di servire con umiltà la porzione di Chiesa alla quale siamo destinati sono le cose che ho colto con maggiore intensità.

Unknown ha detto...

ciao
sono diacono dal dicembre 2005. Ho 37 anni.

Ho appena terminato gli esercizi:
è emerso che lo spirito del CVII che ha ripristinato il diaconato permanete era quello di confermare il servizio che già si svolge e di rafforzarlo con la grazia sacramentale. Io continuo a occuparmi della formazione prossima dei fidanzati, del gruppo famiglia della mia parrocchia e dei ragazzi dell'ACR.
Mi fa piacere che nella homepage ci sia un mosaico di Rupnik: l'abbiamo "usato" proprio agli esericizi.
veniteci a trovare su www.diaconi.biz

don Natalino ha detto...

Il servizio dei Diaconi, sia esso per gli uffici diocesani, strutture caritative e parrocchie è non solo prezioso ma necessario. Tanti uomini di buona volontà che si rendono disponibili affinché il Vangelo sia annunciato a tutte le genti, con spirito di umiltà e servizio.