Ieri è stato pubblicato il messaggio del Sinodo dei Vescovi s conclusione della XIII° Assembrea Generale ordinaria. Ebbene è stato bello leggere il sostegno dei Vescovi anche ai diaconi. Ecco il passaggio che riguarda i diaconi: "Accanto ai presbiteri va sostenuta la presenza dei diaconi, ..., per la cui dedizione nei molteplici servizi nelle
nostre comunità non saremo mai abbastanza riconoscenti. Anche a tutti costoro
chiediamo di porre la loro presenza e il loro servizio nella Chiesa nell’ottica
della nuova evangelizzazione, curando la propria formazione umana e cristiana,
la conoscenza della fede e la sensibilità ai fenomeni culturali odierni".
Questo sostegno dei Vescovi è molto bello e ci aiuta a compiere con sempre maggior impegno e dedizione il nostro servizio. Grazie.
Il blog è dedicato ai diaconi permanenti italiani ma è aperto a tutta la Chiesa e non solo. I diaconi in Italia sono circa 3500 e svolgono un ministero che il Concilio Vaticano II ha voluto ripristinare. Anche i diaconi hanno qualcosa da dire e da...ascoltare.
sabato 27 ottobre 2012
giovedì 25 ottobre 2012
Fede, musica e sorriso
Si chiama Luis Antonio Tagle, ha 53 anni, filippino ed è Arcivescovo di Manila. Sarà Cardinale, uno dei sei che Papa Benedetto XVI ha scelto per il concistoro del 24 novembre 2012.
Perchè ho voluto scrivere di Lui nel mio blog? Semplice. Le notizie che circolano sul suo conto sono delle belle novità per la nostra amata Chiesa.
Mons. Tagle è un trascinatore di folle, un grande comunicatore, un uomo semplice che -scrivono i giornalisti- non ama trine e merletti. Le cronache del Sinodo in corso in questi giorni a Roma di lui raccontano che nel corso del suo intervento ha detto: «Una ragazza mi ha chiesto: “Siamo noi giovani che ci siamo persi o è la Chiesa ad averci perduti?”», ha raccontato. E nel dare la sua risposta l'arcivescovo di Manila non ha proposto ricette muscolari, ma ha parlato di umiltà, rispetto, ascolto dell'altro e persino silenzio come via di un'evangelizzazione capace di rivelare realmente il volto di Gesù.
Perchè ho voluto scrivere di Lui nel mio blog? Semplice. Le notizie che circolano sul suo conto sono delle belle novità per la nostra amata Chiesa.
Mons. Tagle è un trascinatore di folle, un grande comunicatore, un uomo semplice che -scrivono i giornalisti- non ama trine e merletti. Le cronache del Sinodo in corso in questi giorni a Roma di lui raccontano che nel corso del suo intervento ha detto: «Una ragazza mi ha chiesto: “Siamo noi giovani che ci siamo persi o è la Chiesa ad averci perduti?”», ha raccontato. E nel dare la sua risposta l'arcivescovo di Manila non ha proposto ricette muscolari, ma ha parlato di umiltà, rispetto, ascolto dell'altro e persino silenzio come via di un'evangelizzazione capace di rivelare realmente il volto di Gesù.
Se non sono novità queste?
Allora ho subito pensato che lo Spirito Santo soffia ancora ed è capace di stupirci quando nemmeno ce lo aspettiamo.
Mons. Tagle viene dalle Filippine dove abitano gran parte dei cristiani che vivono in Asia. Sappiamo tutti che i filippini ha detto ancora Mons. Tagle: "E' gente semplice, la maggioranza è povera, ma la loro ricchezza è la fede, la musica e il sorriso".
Le cronache, inoltre, raccontano, inoltre, dello stupore che ebbe un gruppo di operai in attesa della Santa Messa che, essendo impedito il loro cappellano, si videro arrivare proprio Mons. Tagle in bicicletta, alle quattro del mattino. .
mercoledì 24 ottobre 2012
Pregare, pregare ancora, pregare sempre

Anche la sofferenza e la morte si fanno più dolci e meno oppressive e tutte le cose intorno si colorano di Dio. L'uomo di preghiera, infatti, è capace di scorgere l'orma invisibile di Dio tra le pieghe degli eventi quotidiani e accogliere i fatti come inseriti in un disegno provvidenziale pensato e voluto dal Padre.
Certe cose che ci accadono, infatti, non ci piacciono affatto, altre ci fanno soffrire, di alcune non ci diamo ragione. Anche queste sono volute da Dio? No di certo. Molto spesso queste sono il frutto di scelte sbagliate fatte a livello personale o prodotte dalla società, oppure sono la conseguenze della cattiveria e del male che, purtroppo, il maligno, principe di questo mondo, semina qua e là per tormentare le nostre esistenze. E le malattie? Non è certo Dio che vuole il nostro male (il libro di Giobbe insegna). E perchè allora le permette? E' uno dei grandi misteri al quale non abbiamo risposta. Ecco, quindi, la grande necessità di pregare, di pregare ancora, di pregare sempre.
Nella preghiera le nostre vanità svaniscono; il nostro orgoglio si rannicchia in un cantuccio; la nostra voglia di affermazione si affievolisce e la vita possiede la pace, la gioia vera ed è capace, per davvero, di diffondere l'amore.
Quello di cui, allora, abbiamo veramente bisogno è di "Pregare, pregare ancora, pregare sempre".
venerdì 19 ottobre 2012
Dalla ragione alla fede

Ogni uomo/donna, sacerdote, religioso, diacono sposato, marito, moglie, giovane, anziani nel suo stato di vita, ha la possibilità reale di essere "perfetto" se riesce a passare dalla logica delle idee proprie fondate sulla "ragione" alla logica delle idee dell'uomo di fede che si fa guidare da un cuore illuminato dallo Spirito Santo.
Chiediamo al Signorte la saggezza e la sapienza del cuore e accettiamo la croce che è scandalo per i giudei e follia per i greci e forse anche per noi è un po' l'una un po' l'altro. Lasciamoci coinvolgere...
sabato 6 ottobre 2012
Virtù, vita eterna e demonio
Questo affresco del Perugino ha per titolo "La Speranza" una delle virtù teologali. E' un affresco significativo perché vuole esprimere non una speranza "in generale" ma la Speranza nel Padre che ha promesso amore al suo Figlio. Al centro dell'affresco del Perugino, infatti c'è Dio Padre che sorregge la sfera che rappresenta l'universo. Attorno ci sono gli angeli.
Ma chi c'è sotto? I messaggeri della promessa divina, i Profeti a sinistra e le Sibille a destra. I Profeti hanno un cartiglio che annuncia la venuta del Signore. Si tratta di citazioni dell'Antico Testamento che riguardano Gesù e la sua venuta. Ma il Perugino con le Sibille fa comprendere che anche la sapienza umana classica aveva prefigurato la venuta di Gesù nel mondo.
La Speranza, quindi, è una verità divina ma che Dio-il Padre ha infuso nel cuore dell'uomo, di ogni uomo. Lo stesso San Bruno, di cui oggi si fa memoria (6 ottobre) e che fu un grande eremita nato nel 1030 in Germania e morto a Serra San Bruno nel 1091 parlò di questa verità coniugandola con la virtù della speranza messa in relazione con la vita eterna. E, tra l'altro ebbe a dire:
“Beato l’uomo che supera le sue prove : dopo aver dato la prova della sua virtù, egli riceverà la vita eterna”.
Ebbene, in questo tempo “Virtù” e “Vita eterna” appaiono due parole lontane e antiquate ma io credo proprio che non sia così. Di certo appartengono ad ogni vita cristiana e all'impegno quotiditiano di chi attraversa la sua esistenza con forza e coraggio di uomo libero. Di fatto appartengono anche al non credente che sa ascoltare la voce profonda che parla dentro di Lui.
Oggi, si sà, sono sempre di più quelli che non si curano tanto di coltivare questa virtù. Non se ne preoccupano per niente in quanto vivono nella ricerca del piacere, del potere e della ricchezza come fine ultimo della propria esistenza.
Sono sicuro, però, che la nostra vita, invece, ha un senso ulteriore. Il nostro fine ultimo non può essere la gloria personale che è effimera e svanisce presto, nemmeno lo è l'accumulo delle ricchezze, anch'esso un fine temporaneo e fuggevole, e neanche lo è il potere esercitato con arroganza...Credo che l'unico fine per il quale è bello e buono vivere sia la vita eterna e la speranza che il Padre ami anche noi come ha dimostrato di fare con Gesù. Questa è, per davvero, una spinta forte a camminare ancora nonostante le difficoltà e nonostante certi "oscuri e grigi figuri" che si aggirano nel nostro quotidiano.
Questi non sono altro che il volto umano del demonio dal quale nei momenti di buio personale (e sono tanti) vorrebbero sfuggire ma sbagliando ancora si attaccano,a pratiche magiche. Così facendo non ci potranno riuscire perchè la loro vita è stata bracciata dai tentacoli del principe di questo mondo (il demonio).
Siamo però sicuri che il bene vincerà e anche questa è la nostra speranza!!!
giovedì 20 settembre 2012
Fiducia in Dio...(ma quale Dio?).
Il Dio della Bibbia (Salmo 21) non si addormenta e non prende sonno, è come ombra che sempre ci copre, ci protegge, veglia su di noi; è l'Onnipotente, e, "se salgo in cielo, là tu sei; se scendo negli inferi, eccoti ..." (Salmo 139, 1-12) ; è, anzi, colui che "da a tutti la vita e il respiro e ogni cosa" (At 17,25).
Ed è pure Padre, Figlio e Spirito Santo, che, dopo aver "parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi", nella pienezza dei tempi "ha parlato a noi per mezzo del Figlio" (Eb 1, 1-2) e, oggi, continua a parlare sia tramite le Scritture, sia tramite gli avvenimenti e si segni dei tempi.
Più in particolare: è Padre onnipotente, che "crea e conserva tutte le cose per mezzo del Verbo" (DV 3/874); Amore sapiente, che "governa a meraviglia l'universo" (Sap 8,1); Provvidenza, che opera perchè tutto "concorra al bene di coloro che lo amano" (Rm 8,28); "l'Alfa e l'Omega, Colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente!" (Ap 1, 8) e tutti "viviamo, ci muoviamo, ed esistiamo" in lui (At 17,28).
......
Ed è pure Padre, Figlio e Spirito Santo, che, dopo aver "parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi", nella pienezza dei tempi "ha parlato a noi per mezzo del Figlio" (Eb 1, 1-2) e, oggi, continua a parlare sia tramite le Scritture, sia tramite gli avvenimenti e si segni dei tempi.
Più in particolare: è Padre onnipotente, che "crea e conserva tutte le cose per mezzo del Verbo" (DV 3/874); Amore sapiente, che "governa a meraviglia l'universo" (Sap 8,1); Provvidenza, che opera perchè tutto "concorra al bene di coloro che lo amano" (Rm 8,28); "l'Alfa e l'Omega, Colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente!" (Ap 1, 8) e tutti "viviamo, ci muoviamo, ed esistiamo" in lui (At 17,28).
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martedì 18 settembre 2012
Lo spirito del "male"
Purtroppp lo spirito del male si trova non solo nel demonio ma anche nell'uomo. Pensiamo all'amor proprio, alla vanagloria, alla curiosità, alla voglia smodata di mettere se stessi al centro dell'universo mondo e di tutto manipolare e strumentalizzare in funzione del proprio egoistico potere, avere, godere... Senza dire dello spirito mondano, che alberga in ogni uomo e in ogni donna, e che porta a intrupparsi con i rampanti e a indulgere in calcoli opportunistici, a dare ascolto al vuoto rimbombante e a fare sfoggio di titoli, a diventare conformisti o, secondo le occasioni, anticonformisti...Tutto questo non è tutto frutto anche dello spirito del male che sta dentro di noi?
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lunedì 10 settembre 2012
Dopo alcuni mesi...
Si lo so sono trascorsi un po' di mesi dall'ultimo post. Sono stati mesi intensi e pieni di tante cose "da fare" ma anche di "formazione permanente"....riprendo oggi ad aggiornare il blog e spero che ci siete ancora...un abbraccio a tutti
giovedì 23 febbraio 2012
Giovedì dopo le ceneri

Quando invoco il Signore, egli ascolta la mia voce
e mi salva da coloro che mi avversano.
Affida al Signore la tua sorte,
ed egli sarà il tuo sostegno. (cf. Sal 55,17-20.23)
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lunedì 20 febbraio 2012
Prestiamo attenzione gli uni agli altri

A trarre spunto da questo versetto della Lettera agli Ebrei è il Santo Padre che nel suo messaggio PER LA qUARESIMA 2012, accanto al percorso di preghiera, silenzio e digiuno ci suggerisce di prenderci cura l'uno dell'altro; di coltivare la fraternità, la giustizia, così come la misericordia e la compassione.
Poi ci avverte che il "mondo soffre oggi soprattutto di una mancanza di fraternità".
Ancora una volta il Santo Padre coglie nel segno una delle realtà più vere e più attuali. L'assenza della fraternità si avverte in maniera evidente nelle piccole realtà, come in quelle più grandi. Pensiamo alle nostre comunità parrocchiali ma anche ai rapporti con gli amici e i parenti. Che dire poi, per stare a noi diaconi, della comunità diaconale?
Siamo così richiamati a prestare attenzione ai fratelli sia sotto il profilo materiale che sotto quello spirituale. In questo secondo senso la correzione fraterna va coltivata con attenzione Di questa, dice il Santo Padre, "si tace quasi del tutto". Abbiamo perduto il senso della responsabilità spirituale verso i fratelli. Eppure, ricorda ancora Papa Ratzinger: "Non così nella Chiesa dei primi tempi e nelle comunità veramente mature nella fede, in cui ci si prende a cuore non solo la salute corporale del fratello, ma anche quella della sua anima per il suo destino ultimo". C'è veramente bisogno di uno sguardo che "ama e corregge, che conosce e riconosce che discerne e perdona come ha fatto e fa Dio con ciascuno di noi".
Continuo a citare il Santo Padre: "Una società come quella attuale può diventare sorda sia alle sofferenze fisiche, sia alle esigenze spirituali e morali della vita. Non così deve essere nella comunità cristiana"... "l'altro mi appartiene, la sua vita, la sua salvezza riguardano la mia vita e la mia salvezza"... "la nostra esistenza è correlata con quella degli altri, sia nel bene che male"..."l'attenzione reciproca ha come scopo il mutuo spronarsi ad un amore effettivo sempre maggiore"..."il tempo che ci è dato nella nostra vita è prezioso per scoprire e compiere le opere di bene, nell'amore di Dio"..."Purtroppo è sempre presente la tentazione della tiepidezza, del soffocare lo Spirito, del rifiuto di "trafficare i talenti" che ci sono donati per il bene nostro e altrui"..."I maestri spirituali ricordano che nella vita di fede chi non avanza retrocede"...e poi cita San Paolo: "gareggiate nello stimarvi a vicenda" (Rm 12,10)..."tutti sentano l'urgenza di adoperarsi per gareggiare nella carità, nel servizio e nelle opere buone" ...BUONA QUARESIMA
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giovedì 9 febbraio 2012
Un mondo nuovo

La domanda ce la sentiamo porre tante volte ma scoprire che tutto questo è vero è straordinario.
Possiamo farlo per davvero se riusciamo a riaprire quel canale di comunicazione che mette in relazione l'occhio interiore con l'occhio esterno...cosa significa?
L'ho scoperto partecipando alla XXV Assemblea Nazionale Fies così come ce lo ha fatto capire Padre Marko Ivan Rupnik.
Che cosa dire?
"Tutto ciò che muore nell'amore, risuscita in Cristo già la vita eterna".
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