giovedì 3 aprile 2008

Giovanni Paolo II aveva qualità soprannaturali


"Qualità soprannaturali" per Giovanni Paolo II. Lo ha detto Benedetto XVI e ha aggiunto che avera "un'eccezionale sensibilità spirituale e mistica". Poi ha descritto la forza della sua preghiera. Vorrei anche io, magari insieme a voi, pregare perche Giovanni Paolo II possa intercedere per ognuno di noi e per quanti di nostra conoscenza hanno bisogno di un aiuto e di un sostegno. Vorrei anche pregare perchè il Signore sappia ispirare tutti noi a farci strumento del suo aiuto e del suo sostegno ai fratelli che incontriamo e/o che cerchiamo nel quotidiano. Il Padre agisce, infatti, attraverso di noi e noi siamo chiamati ad accogliere il suo progetto d'amore. Pace a voi tutti.

4 commenti:

luigi vidoni ha detto...

Sì, io mi metto con te in questo "catena" che ci lega strettamente gli uni agli altri, intimamente legati al Signore Gesù (perché Lui ci ha uniti a Sé e quindi tra noi), così da riuscire a dire, per una grazia che ci viene dall'alto: "Nessuna anima mi sfiori invano". Giovanni Paolo II ci doni un po' della sua sensibilità spirituale e mistica.
Luigi

Anonimo ha detto...

....Santità,cosa è possibile fare per i diaconi permanenti che si sentono sfruttati e umiliati dall'90%dei presbiteri?

vincenzo ha detto...

caro anonimo,
tra il sentirsi di essere "sfruttari ed umiliati" ed esserlo veramente c'è una bella diffrenza. Quel che mi appare probabile è che in giro esiste una certa superficialità di giudizio sul diaconato e ciò nonostante il Concilio Vaticano II si sia espresso in merito ripristinando il diaconato permanente. Certamente c'è bisogno di molto lavoro e di una grande umiltà. I diaconi, soprattutto in questo tempo, sono chiamati a fare un grande lavoro che è di formazione innanzitutto e poi è di servizio agli ultimi (non al potere ma, ripeto agli ultimi). Solo se si riuscirà in questo il diaconato riuscirà ad essere veramente quel segno nel mondo della presenza del Cristo Servo. Fraterni saluti e coraggio.

don Natalino ha detto...

Non credo che le "stime" dell'amico anonimo, corrispondano al vero... e meno male. Piuttosto bisogna parlare di umiltà esercitante e esercitata. L'affermazione: "...si sentono sfruttati e umiliati dall'90%dei presbiteri" è un chiaro segno di scontro aperto dove il dialogo non trova asilo! Trovo il messaggio di Vincenzo equilibrato e molto realistico: l'apertura al dialogo, partendo dalla formazione in umiltà, è il grande passo da fare. Non solo i Fratelli Diaconi, ma tutti noi Ministri Sacri.
Il Ministero Ordinato dei Diaconi è quantomai importante per la Chiesa, in questo momento storico e sociale: spendere le proprie energie a buttare la benzina sul fuoco, invece di crescere insieme, per la maggior gloria di Dio, non mi sembra una buona idea.