lunedì 10 marzo 2008

Pregare per sperare meglio


In questi giorni ho avuto modo di riflettere sul tema della Speranza a partire dall'Enciclica del Santo Padre e desidero condividere con voi un aspetto che ha fatto risuonare dentro di me l'esigenza di rafforzare, soprattutto nei momenti più particolari della vita, la Preghiera.

La "Preghiera", infatti, così scrive il Santo Padre, è uno dei "luoghi di apprendimento della Speranza".

Pregare quando le cose non vanno come noi desideriamo è il modo migliore per riappropriarci della speranza dimostrando già nelle cose che la speranza non è perduta e che ci fidiamo sempre del Signore. Pregare anche nei momenti di aridità, nei momenti bui ma anche in quelli della festa e della gioia, perchè tutto è un dono...

2 commenti:

luigi vidoni ha detto...

Il fatto di non sentirsi soli, di appartenere a Qualcuno, ti dà una forza che supera ogni avversità ed ogni buio. Anche quando non vedo, perché la “notte” ricopre la “mia terra”, posso affidarmi a Dio che sento che mi ama immensamente, anche se forse lascia che io rimanga in una situazione di precarietà per la mia purificazione.
Quando un giorno Lo si è incontrato ed è diventati il Tutto della propria vita, al di là di tutto, del padre, della madre, della moglie, dei figli, del lavoro, del ministero…, allora si sperimenta la grazia di poter cogliere in qualche maniera il mistero dell’esperienza di Gesù sulla croce, di riaffidarsi a Colui che lo aveva abbandonato, cogliendo la verità delle parole del diacono san Lorenzo “la mia notte non ha oscurità”, preludio alla risurrezione.
È in Dio Amore la fonte della mia Speranza!
Lo stare “sempre” con Lui è entrare in quel “luogo” che è la Preghiera, dove si spazia a tutto campo, si è sospesi e non si cade, si è coi piedi per terra, ma si vola nei cieli.
Luigi

luigi vidoni ha detto...
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