lunedì 10 dicembre 2007

Diaconato e servizio



L'Avvento è uno dei tempi forti dell'anno liturgico. In questo tempo tutti siamo chiamati ad operare una "conversione". Anche noi diaconi dobbiamo rispondere a questo "appello" del Signore. Sarebbe bello se proprio in questo tempo i diaconi avviassero una seria opera di "revisione" del proprio servizio. Per favorire questa opportunità ho pensato di chiedere a tutti gli amici e fratelli che frequentano il blog di condividere esperienze e storie relative al servizio che svolgono e, contemporaneamente, a pensare idee nuove capaci di evidenziare meglio l'opera che quotidianamente svolgono a servizio della Comunità. Da questa condivisione potranno nascere suggerimenti e proposte da "esportare" in altri contesti. Spero che questa sollecitazione ci aiuti a realizzare una migliore relazione di scambio fra tutti noi. Nel frattempo vi ricordo nella preghera. Vincenzo

7 commenti:

Anonimo ha detto...

sono diacono da 15 anni e ho svolto il mio servizio in varie parrocchie della diocesi. le esperienze maturate sono state tutte belle. solo in un caso ho dovuto chiedere io stesso di andare via in quanto non riuscivo più a restare in quella parrocchia che veniva gestita senza il mio coinvolgimento. anzi sarebbe interessante sapere se ci sono esperienze simili.
mario

Anonimo ha detto...

il rapporto tra diacono e parroco per quanto ne ho conoscenza può facilmente compromettersi. ciò accade quando manca una gestione unitaria della pastorale, quando gli obiettivi non sono chiari o quando la parrocchia è "governata" senza un progetto condiviso. Giovanni

Anonimo ha detto...

cari amici del blog vi scopro ora per la prima volta. e' interessante l'idea di condividere esperienze. svolgo il mio servizio da 8 anni in una parrocchia e mi occupo di carità. con il parroco tutto bene con la comunità inizialmente ci sono state resistenze di vario tipo. ora la cose vanno meglio ma ho dovuto faticare abbastanza. farsi accettare è stato difficile ma è una sfida avvincente. un abbraccio

Anonimo ha detto...

spesso il nostro rapporto con i parroci è problematico ma molto dipende da come noi ci rapportiamo con loro. ricordo che i diaconi sono a servizio sempe ed in ogni circostanza.

julo d. ha detto...

Caro Vincenzo, su come vivo il mio diaconato già ti ho scritto tempo fa. Quello che penso è che comunque il modo di vivere il diaconato non vada "rivisto" solo nei tempi forti (che d'altra parte già ci impegnano più del normale), ma vada fatto con continuità. Ogni giorno dobbiamo "adattarci" alla realtà che ci circonda, dobbiamo "rivedere" il nostro essere diaconi alla luce di quello che il Signore ci manda e ci fa accadere attorno (e non alla nostra idea di diacono). Quindi sempre occhi aperti e antenne in ricezione.
Ma soprattutto questa revisione non va fatta da soli. In primis, per chi come me è sposato, con la moglie, e poi col parroco. E quando possibile anche col vescovo.
Un momento per me molto importante di revisione è poi ala sera, al momento dell'esame di coscienza di compieta. È veramente un ripassare la giornata per vedere dove sono stato segno della misericordia e dell'amore di Dio, e dove lo sono stato di meno. Ma non per "fustigarmi", ma per domandare, nella preghiera, che il Signore mi doni lo Spirito per essere, domani, un suo servo più fedele.
Pace e benedizione
Julo d.

don Natalino ha detto...

Il diacono è sempre una benedizione in una comunità parrocchiale. I confratelli diaconi, come d'altra parte noi presbiteri, sono stati chiamati ad un servizio nella Chiesa. Il diacono, quindi, non è un valore aggiunto e men che meno un chierichetto adulto; non è neanche quello che sta vicino al sacerdote nella Santa Messa. Il diacono ha una sua funzione intrinseca che gli deriva dal ministero ordinato. Il servizio dei confratelli diaconi nelle comunità parrocchiali, non solo alleggeriscono il parroco dalle fatiche della pastorale, ma con la loro presenza viva di mariti fedeli e padri saggi e accorti, sono la testimonianza inequivocabile di una Chiesa aperta a tutti gli stili di vita.
Nell'augurare ai Confratelli Diaconi e alle loro famiglie un sereno anno nuovo, li ringrazio per la loro presenza nella Chiesa che cammina verso il Padre, presenza sempre più amata e quanto mai indispensabile. Auguri

vincenzo ha detto...

caro padre natalino grazie. le tue puntate su questo blog sono sempre interessanti e incoraggianti. te ne sono grato e ti ringrazio per l'attenzione. auguri vivissimi anche a te.