martedì 22 dicembre 2009

25 dicembre - Santo Natale del Signore



Per un Natale più vero

Potrebbe sembrare strano che a Natale, giorno nel quale la cristianità celebra la venuta sulla terra del Figlio di Dio ci sia qualcuno che, per ricordare questo giorno, propone la parabola del “buon Samaritano”.
A pensarci bene, però, la cosa non è poi tanto strana. Infatti, la venuta del Figlio di Dio a me, fa venire in mente la ragione di questa venuta che è la salvezza dell'uomo.
Una salvezza che riguarda tutto l'uomo “spirito e corpo”. Non riuscirei a comprendere una salvezza solo dell'anima senza una purificazione e una salvezza anche del corpo. Ecco allora che la parabola del “buon Samaritano” mi rende chiaro anche il ruolo dell'Uomo vero di ogni tempo che si fa prossimo di tutti non solo e non tanto con le parole ma anche con le opere.
I miei auguri giungano anche a Te accompagnati da questa parabola che ci richiama tutti al senso vero della venuta di Gesù.

Luca 10, 31,37
«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Và e anche tu fà lo stesso».

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