venerdì 19 dicembre 2008

Cambio parrocchia e inizio un nuovo ministero


Rendo Grazie al mio Vescovo Mons. Fabio Bernardo D'Onorio che mi consente di obbedire alla volontà del Padre che si è fatto presente attraverso il Suo discernimento. E' una gioia profonda dire "eccomi" ed è quello che è accaduto a me e a tutti i diaconi della Chiesa che è in Gaeta.
Nelle scorse settimane, infatti, il nostro Arcivescovo, dopo aver provveduto ad un primo avvicendamento dei sacerdoti diocesani (circa 10 presbiteri hanno saputo dire il loro "eccomi" al Vescovo) è ora la volta dei diaconi. A 20 diaconi su 26, l'Arcivescovo ha chiesto un servizio in un'altra parrocchia e tutti hanno risposto "eccomi". E' veramente una gioia avere la possibilità di accogliere la volontà della Chiesa e fare ciò che la Chiesa chiede di fare. I diaconi all'unisono hanno colto questa straordinaria opportunità e la stanno vivendo con uno spirito di profonda comunione ecclesiale. Un esempio di disponibilità e di "obbedienza" che attesta il grande amore per la Chiesa che i diaconi esprimono nella concretezza del quotidiano.
Il progetto dell'Arcivescovo Mons. D'Onorio è stato ufficializzato nei giorni scorsi dopo una condivisione prima con i diaconi e poi con i parroci di provenienza e di destinazione. Successivamente la comunicazione ha raggiunto il Consiglio dei Presbiteri e i Consultori. Al fine di dare maggiore solennità all'evento che è un fatto nuovo per la Chiesa diocesana di Gaeta, l'Arcivescovo ha voluto che il mandato fosse pubblico e conferito all'interno di una solenne celebrazione eucaristica nel giorno di Santo Stefano, diacono e martire, alle ore 11.00 nella Chiesa di San Nilo in Gaeta.
Pur essendo stato chiamato, come tutti i confratelli a lasciare la parrocchia di orgine, nella quale sono cresciuto e nella quale ho svolto il mio primo anno e mezzo di ministero diaconale assaporo la gioia di un'attenzione e di una premura che sostiene il diaconato e i diaconi nel loro servizio alla Chiesa e ne rendo grazie a Dio.

2 commenti:

luigi vidoni ha detto...

Caro Vincenzo,
gioisco con te per questa "nuova" esperienza di ministero. Penso sia un segno di maturità questa disponibilità al servizio dove il vescovo lo ritenga più opportuno.
Anch'io, a suo tempo, ho fatto questa esperienza di lasciare la parrocchia di origine e rendermi disponibile: è una grazia che porta i suoi frutti e fa crescere, non solo noi diretti interessati, ma anche la comunità.
Un augurio di cuore ed un ricordo particolare a te e a tutti i diaconi della tua diocesi.
Un abbraccio!
Luigi

Anonimo ha detto...

Vivere l'esperienza del "nuovo" porta con se sempre un pò di apprensione ma credo faccia parte di quella che io chiamo "sana inquietudine" che accompagna o dovrebbe accompagnare ogni Cristiano ed in special modo noi persone consacrate.
Cristo ci ha chiamati a servire in questa Chiesa, guidati da questo Pastore, darà ad ognuno quei doni dello Spirito necessari ad affrontare ogni situazione, le nostre preghiere ed il nostro affetto saranno di sostegno per tutti. Buon ministero a tutti noi e un augurio di un Santo Natale!

Mario diacono