lunedì 15 aprile 2013

"Vivere Gesù nel quotidiano".



Ieri (domenica 14 aprile 2013) Papa Francesco ha celebrato nella Basilica di San Paolo fuori le mura e, ancora una volta, ho voluto rileggere la sua omelia. Come sempre si va all'essenziale con semplicità e profondità. Ecco allora che desidero condividere con voi alcuni parole che mi hanno toccato il cuore e che mi hanno spinto a rinnovare l'esercizio dell'esame di coscienza:
"Ricordiamolo bene tutti: non si può annunciare il Vangelo di Gesù senza la testimonianza concreta della vita. Chi ci ascolta e ci vede deve poter leggere nelle nostre azioni ciò che ascolta dalla nostra bocca e rendere gloria a Dio ! L'incoerenza dei fedeli e dei pastori tra quello che dicono e quello che fanno, tra la parola e il modo di vivere mina la credibilità della Chiesa..."
 
Gli apostoli dicono: "Bisogna obbedire a Dio, invece che agli uomini" e "non li ferma nemmeno l'essere flagellati, il subire oltraggi, il venire incarcerati".
 
Papa Francesco ci chiede: "E noi? Siamo capaci di portare la Parola di Dio nei nostri ambienti di vita?". ... "ci sono i santi di tutti i giorni, i santi nascosti, una sorta di classe media della santità di cui tutti possiamo fare parte".
 
La coerenza ha detto ancora Papa Francesco a San Paolo fuori le mura: "Questo ha una conseguenza nella nostra vita, spogliarci dei tanti idoli piccoli o grandi che spesso teniamo ben nascosti: possono essere l'ambizione, il gusto del successo, il mettere al centro se stessi, la tendenza a prevalere sugli altri, la pretesa di essere gli unici padroni della nostra vita..."
 
Che dire amici carissimi?
In queste parole trovo conferma al mio motto di sempre: "Vivere Gesù nel quotidiano".
Un abbraccio di pace.


Nessun commento: