mercoledì 26 gennaio 2011

Il tempo della missione: non possiamo sottrarci.


Il Santo Padre ha stabilito che il tema della prossima Giornata Missionaria Mondiale che verrà celebrata il 23 ottobre è: "Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi".
L'impegno missionario ha un grande valore e il Papa ha posto in evidenza che c'è un grande bisogno di annunciare e riannunciare il Vangelo in questo tempo nel quale "è in atto un profondo cambiamento culturale alimentato dalla globalizzazione, da movimenti di pensiero e dall'imperante relativismo. Un cambiamento -prosegue il Papa- che porta ad una mentalità e ad uno stile di vita che prescinde dal Messaggio evangelico, come se Dio non esistesse, e che esaltano la ricerca del benessere, del guadagno facile, della carriera e del successo come scopo della vita, anche a scapito dei valori morali....Si tratta -scrive ancora nel suo Messaggio- di sostenere istituzioni necessarie per stabilire e consolidare la Chiesa mediante i catechisti, i seminari, i sacerdoti; e anche di dare il proprio contributo al miglioramento delle condizioni di vita delle persone in Paesi nei quali più gravi sono i fenomeni di povertà, di malnutrizione soprattutto infantile, malattie, carenze di servizi sanitari e per l'istruzione. Anche questo rientra nella missione della Chiesa".
Il Papa ci chiama tutti, quindi, a diventare costruttori della comunione, della pace, della solidarietà che Cristo ci ha donato e a collaborare alla realizzazione del piano di salvezza di Dio per l'umanità. Sono queste le sfide di questo tempo che chiamano il cristiano a camminare insieme agli altri e la "missione è parte integrante di questo cammino con tutti".
Che fare? Me lo chiedo come battezzato ma anche come diacono.

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