giovedì 20 novembre 2008

Concluso il Seminario sui diaconi tenutosi a Ciampino

Si è concluso ieri il Seminario organizzato dalla Commissione Episcopale per il Clero e la Vita Consacrata su "Il diaconato permanente nella Chiesa italiana oggi" che aveva per tema: "Criteri di discernimento e itinerari di formazione". Il seminario è il primo che la CEI, dopo otto anni, promuove sul diaconato e ha rappresentato un vero e proprio evento.
I tre giorni (dal 17 al 19 novembre 2008) hanno permesso di fare un fotografia sulla situazione del diaconato in Italia. Già questo un risultato di grande pregio. A questo, però, si aggiungono altri risultati di grande importanza che aprono luci di speranza sul futuro. Questa attenzione dei Vescovi sui diaconi è bello e sostiene il servizio che i diaconi ogni giorno pongono in essere come risposta alla "vocazione" ricevuta. Tutto ciò premesso sul sito http://www.ildiaconato.it/ nell'area "Dibattito Diaconato" è stata aperta una sezione dedicata al seminario nella quale sono già state inserite una cronaca sintetica sul convegno e tre interviste realizzate nel corso dei lavori.

venerdì 7 novembre 2008

29 nuovi diaconi a Napoli


Il nostro amico Carlo de Cesare ci ha fatto pervenire la notizia che sabato 22 novembre prossimo il cardinale Crescenzio Sepe ordinerà nella Cattedrale di Napoli ben 29 nuovi diaconi.

Nell'invitare tutti a pregare per questo nuovo evento di grazie formuliamo ai chiamati

Che fare se il diacono è relegato a funzioni marginali?

A proposito dell'esercizio del ministero del diacono, mons. Vincenzo Apicella in quella sua relazione datata 1999 afferma: "Vale la pena riportare a questo punto quanto è affermato dal Direttorio pontificio di recente emanazione "Spetta soltanto ai vescovi, i quali reggono ed hanno cura delle chiese particolari, conferire ad ognuno dei diaconi l'ufficio ecclesiastico a norma del diritto.., è di grandissima importanza che i diaconi possano svolgere il loro ministero in pienezza, nella predicazione, nella liturgia e nella carità, e non vengano relegati ad impegni marginali, a funzioni meramente suppletive, o a impegni che possono essere ordinariamente compiuti dai fedeli non ordinati. Solo così i diaconi permanenti appariranno nella loro vera identità di ministri di Cristo e non come laici particolarmente impegnati nella vita della Chiesa. Per il bene del diacono stesso e perché non ci si abbandoni all'improvvisazione, è necessario che l'ordinazione si accompagni ad una chiara investitura di responsabilità pastorale (n.40)".

Appare di grande interesse questa sottolineatura che Mons. Apicella fa circa il fatto che i diaconi "non vengano relegati ad impegni marginali, a funzioni meramente suppletive, o a impegni che possano essere ordinariamente compiuti dai fedeli non ordinati". Mi chiedo se ciò avviene cosa fare? Come comportarsi? E Voi cosa fareste di fronte a queste situazioni?

sabato 1 novembre 2008

Una Chiesa senza diacono è un corpo menomato

"Una chiesa locale, leggi diocesi e parrocchia (S. C. 41 -42), senza diacono è un corpo menomato e amputato, privo di un elemento costitutivo della sua stessa struttura". Lo scrive l'attuale Vescovo di Velletri - Segni, Mons. Vincenzo Apicella nel 1999 quando ricopriva l'incarico di Vescovo ausiliare di Roma in una riflessione elaborata sulla situazione del Diaconato permanente nella Diocesi di Roma e che ha per titolo: "RAPPORTO TRA PRESBITERI E DIACONI PERMANENTI". Questo scritto che si può leggere per intero nell'area "Dibattito diaconato" di questo blog l'ho riletto in questi giorni e mi piacerebbe farne dono a tutti i presbiteri che hanno la fortuna di avere nelle proprie parrocchie la presenza di un diacono.
Si tratta di una riflessione dalla quale trarrò nei prossimi giorni altri spunti per inserire nuovi post. Ci sono, infatti, una serie di considerazioni che mi sono molto piaciute e che vorrei divenissero patrimonio sempre più condiviso da parte dei presbiteri.