venerdì 7 novembre 2008

Che fare se il diacono è relegato a funzioni marginali?

A proposito dell'esercizio del ministero del diacono, mons. Vincenzo Apicella in quella sua relazione datata 1999 afferma: "Vale la pena riportare a questo punto quanto è affermato dal Direttorio pontificio di recente emanazione "Spetta soltanto ai vescovi, i quali reggono ed hanno cura delle chiese particolari, conferire ad ognuno dei diaconi l'ufficio ecclesiastico a norma del diritto.., è di grandissima importanza che i diaconi possano svolgere il loro ministero in pienezza, nella predicazione, nella liturgia e nella carità, e non vengano relegati ad impegni marginali, a funzioni meramente suppletive, o a impegni che possono essere ordinariamente compiuti dai fedeli non ordinati. Solo così i diaconi permanenti appariranno nella loro vera identità di ministri di Cristo e non come laici particolarmente impegnati nella vita della Chiesa. Per il bene del diacono stesso e perché non ci si abbandoni all'improvvisazione, è necessario che l'ordinazione si accompagni ad una chiara investitura di responsabilità pastorale (n.40)".

Appare di grande interesse questa sottolineatura che Mons. Apicella fa circa il fatto che i diaconi "non vengano relegati ad impegni marginali, a funzioni meramente suppletive, o a impegni che possano essere ordinariamente compiuti dai fedeli non ordinati". Mi chiedo se ciò avviene cosa fare? Come comportarsi? E Voi cosa fareste di fronte a queste situazioni?

4 commenti:

luigi vidoni ha detto...

Ci sono situazioni in cui i diaconi non sono relegati a funzioni marginali e svolgono egregiamente il loro ministero e ci sono invece (forse troppi) diaconi effettivamente relegati a funzioni non solo marginale, ma che alle volte rasentano l'umiliazione.
Ognuno sa, davanti a Dio, come comportarsi in questi casi!
Ci viene chiesta la pazienza del seminatore...

Personalmente rimando a quanto detto a questo proposito sul mio blog l'11 ottobre scorso nell'intervento "Far vedere la novità del diaconato" ed ai relativi commenti.
Un saluto fraterno
Luigi

Anonimo ha detto...

Il Diacono della mia Comunità Parrocchiale di Campodimeale svolge lodevolmente il suo ministero, anzi devo dire con piacere, che la Comunità parrocchiale vede con entusiasmo il lavoro accorto e insostituibile de loro Don Rocco Zannella. Spero che tutti i Diaconi possano vivere il loro ministero in pienezza, in comunione con il vescovo e i presbiteri. Tanti auguri e vento in poppa!!
sac. Natalino Di Rienzo

Anonimo ha detto...

il diacono permanente:
..è parte del clero emarginato dal clero.(vittima della sua novità)
saluti fraterni.
diac Adriano

vincenzo ha detto...

la tua constatazione non ci esime dal fare qualcosa...ma tutti. mi riferisco al clero (presbiteri e diaconi e vescovi) per riportare ogni cosa nel suo giusto posto. un abbraccio vincenzo (diacono)
ti segnalo anche
www.ildiaconato.it