"Che cosa dobbiamo fare?"
E' una bella domanda che chissà quante volte abbiamo rivolto al Signore.
Abbiamo anche atteso una risposta e, spesso, un po' per distrazione un po' per sfiducia non siamo riusciti a sentire la voce di Dio.
L'evangelista Luca ci invita all'onestà e a non abusare della nostra posizione. Tutto però, in questa domenica, si inquadra all'interno del tema della gioia. Una gioia che non è star bene, non è avere tutto ciò che desideriamo ma è, appunto, il percepire la presenza di Dio attorno a noi e in noi.
Si tratta di una presenza di cui abbiamo fame e che desideriamo più di ogni altra cosa. Se è così chiediamo al Signore di poter ascoltare la sua presenza e la sua voce. Rivolgiamo al Signore questa supplica con la speranza forte che Lui, Padre buono e misericordioso, esaudirà la nostra richiesta e si farà percepire e ascoltare nel profondo del nostro cuore.
Chiediamo, quindi, al Signore il "dono della gioia"; chiediamo al Signore "cosa dobbiamo fare"; chiediamolo soprattutto quando i problemi di questa vita ci stringono alla gola e il respiro si fa affannoso.
A forza di chiedere avremo una risposta da Lui più che da quanti ci vivono accanto e che consideriamo o abbiamo considerato più di quello che in realtà sono.
Solo il Signore, infatti, può sfamare la nostra sete di Lui!!!
P.S. In questo giorno ricordo anche la Santa Lucia e la sua fulgida testimonianza di fede. Il nome di Lucia, infatti, è portato dalla mia mamma e da mia figlia e, quindi, c'è un particolare legame che mi unisce a questa martire cristiana.
1 commento:
intanto auguri alle Lucie della tua casa...poi anch'io sottolineo questo tema della gioia, la giaia di sapere che comunque siamo amati da Lui che si siede a mensa con noi nonostante i nostri limiti e Lui stesso ci serve.
Nell'Eucarestia avviene questo, e proprio riflettendo e vivendo il mistero eucaristico possiamo vivere la gioia anche nelle avversità.
Buona settimana
Mario (diacono)
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