martedì 10 novembre 2009

Le Parole eterne del Figlio




XXXIII Domenica del Tempo Ordinario - Anno B
Mc 13, 31 -
"Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno".

Quando anche questo mondo giungerà alla fine dei suoi giorni le Parole del Signore continueranno a vivere, continueranno a incidere (per chi vuole ascoltarle) un segno profondo nel cuore e nell'anima.
Questa realtà è inscritta in un disegno di eternità che delinea una prospettiva di futuro capace di scuotere il nostro assurdo presente. Questa vita che viviamo nella sofferenza la possiamo trasformare, la possiamo, cioè, guardare con occhi diversi. In questo ci aiuta il Signore che ci parla attraverso Parole ed Eventi. Ogni sua Parola e ogni cosa che siamo chiamati a vivere dobbiamo considerarlo un messaggio e un suggerimento per orientare la nostra vita.
Ciò non è facile. Non è facile perchè le regole sociali di questo mondo vogliono "obbligarci" a vivere in altro modo. Il Signore, invece, ci fa una proposta di vita diversa dove c'è un ribaltamento della realtà; c'è un cambio di prospettiva che ci fa leggere la vita sotto un'altra luce. Ma come facciamo ad essere sicuri?
Tutto si gioca in termini di fiducia e, quindi, di fede nel Signore e nella sua Parola. Parola che è "per sempre", per l'eternità. L'invito è quindi quello di ascoltare la sua Parola meditandola nel silenzio perchè possa aprire i nostri orizzonti su scenari nuovi e inediti.



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