Esattamente trenta anni fa, il 16 ottobre 1978, il Cardinale Wojtyla diveniva Giovanni Paolo II. Vorrei, oggi, farne memoria riproponendo qualche stralcio del suo discorso durante il giubileo dei diaconi permanenti nel febbraio 2000, tenuto nell'aula Paolo VI alla presenza della venerata reliquia del diacono martire S. Lorenzo. Questo discorso è anche l'ultimo, importante, intervento del magistero sul diaconato permanente.
“Carissimi diaconi! ... Siate attivi apostoli della nuova Evangelizzazione portate tutti a Cristo! Si dilati, grazie anche al vostro impegno, il suo Regnò nella vostra famiglia, nel vostro ambiente di lavoro, nella parrocchia, nella Diocesi, nel mondo intero!
La missione, almeno quanto ad intenzione e passione, deve urgere nel cuore dei sacri ministri e sospingerli fino al dono totale di sé. Non arrestatevi davanti a nulla, proseguite nella fedeltà a Cristo, seguendo l'esempio del diacono Lorenzo, la cui venerata ed insigne reliquia avete voluta qui, per questa occasione. Anche ai nostri tempi non mancano persone che Dio chiama al martirio cruento; molto più numerosi, però, sono i credenti sottoposti al ”martirio“ dell'incomprensione. Non si turbi il vostro animo per le difficoltà ma, al contrario, cresca nella fiducia in Gesù che ha redento gli uomini mediante il martirio della Croce
Cari diaconi inoltriamoci nel nuovo millennio insieme a tutta la Chiesa, che spinge i suoi figli a purificarsi, nel pentimento da errori, infedeltà, incoerenze, ritardi. I primi ad offrire l'esempio non potrebbero non essere i ministri ordinati: Vescovi, Presbiteri, Diaconi. Questa purificazione, questo pentimento sono da intendersi soprattutto in riferimento a ciascuno di noi personalmente. Vengono interpellate in primo luogo le nostre coscienze di sacri ministri operanti in questo tempo.
Cari Diaconi alcuni di voi sono forse affaticati per gli impegni gravosi, per la frustrazione a seguito di iniziative apostoliche non riuscite, per l'incomprensione di molti. Non perdetevi di coraggio! Abbandonatevi fra le braccia del Cristo: Egli vi ristorerà. Sia questo il vostro Giubileo: un pellegrinaggio di conversione a Gesù.”
La missione, almeno quanto ad intenzione e passione, deve urgere nel cuore dei sacri ministri e sospingerli fino al dono totale di sé. Non arrestatevi davanti a nulla, proseguite nella fedeltà a Cristo, seguendo l'esempio del diacono Lorenzo, la cui venerata ed insigne reliquia avete voluta qui, per questa occasione. Anche ai nostri tempi non mancano persone che Dio chiama al martirio cruento; molto più numerosi, però, sono i credenti sottoposti al ”martirio“ dell'incomprensione. Non si turbi il vostro animo per le difficoltà ma, al contrario, cresca nella fiducia in Gesù che ha redento gli uomini mediante il martirio della Croce
Cari diaconi inoltriamoci nel nuovo millennio insieme a tutta la Chiesa, che spinge i suoi figli a purificarsi, nel pentimento da errori, infedeltà, incoerenze, ritardi. I primi ad offrire l'esempio non potrebbero non essere i ministri ordinati: Vescovi, Presbiteri, Diaconi. Questa purificazione, questo pentimento sono da intendersi soprattutto in riferimento a ciascuno di noi personalmente. Vengono interpellate in primo luogo le nostre coscienze di sacri ministri operanti in questo tempo.
Cari Diaconi alcuni di voi sono forse affaticati per gli impegni gravosi, per la frustrazione a seguito di iniziative apostoliche non riuscite, per l'incomprensione di molti. Non perdetevi di coraggio! Abbandonatevi fra le braccia del Cristo: Egli vi ristorerà. Sia questo il vostro Giubileo: un pellegrinaggio di conversione a Gesù.”
2 commenti:
Grazie, Vincenzo, per avercelo ricordato!
Soprattutto d'aver riportato quelle parole di Giovanni Paolo II ai diaconi... Mi porto con me l'invito alla conversione... "Non perdetevi di coraggio! ...per la frustrazione a seguito di iniziative apostoliche non riuscite, per l'incomprensione di molti".
...nella speranza! "...se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza".
Luigi
Sempre nei nostri cuori, il nostro papa che tanto ha amato noi giovani... Grazie per questo ricordo.... Un saluto Gigio
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