La risurrezione dai morti è la grande promessa di Gesù. Lo straordinario mistero che sostiene il nostro credere, la speranza del nostro pellegrinaggio. "Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi; perchè tutti vivono per lui", così si conclude il vangelo di domenica 11 novembre 2007 (XXXII domenica del tempo ordinario). Ma credo che sia proprio questa la speranza che è estranea ai sadducei. A loro, cioè, manca la speranza in quanto hanno già qui, in questo mondo, tutto quello che a loro appare necessario.
La loro, però, è una convinzione che è estranea all'esperienza dell'uomo concreto sempre bisognoso di qualcosa, sempre in apprensione per qualcosa. Abbiamo bisogno allora di cambiare il modo di pensare. Non dobbiamo guardare solo davanti a noi ma anche in alto (sopra di noi). Perchè è solo dal Signore che possiamo ricevere la luce, la forza e il coraggio per guardare davanti a noi. Il nostro "andare" allora deve procedere cercando di incontrare il dolore dell'altro e accoglierlo con-passione per vivere il nostro presente come persone "risorte".
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