Il messaggio rivolto ai fedeli
Il messaggio dell'arcivescovo di Gaeta al popolo di quella diocesi. «Alla Chiesa di Gaeta: Pace a voi. E' questo l'augurio grande e carico di ogni bene che Gesù, proprio nel giorno della sua Resurrezione, volle rivolgere ai discepoli, suoi amici. E questo vuol essere il mio primo saluto augurale a tutti della antica e veneranda Chiesa che è in Gaeta, irrorata dal sangue dei martiri Erasmo e Marciano. Il Papa
Benedetto XVI mi manda a voi e il Concilio Vaticano II ricorda che il Vescovo, in modo eminente e visibile, agisce nella persona dello stesso Cristo, pastore e sacerdote eterno. Con san Paolo ripeto che ho vivo desiderio di vedervi per comunicarvi qualche dono spirituale perché ne siate fortificati, o meglio, per rinfrancarmi con voi mediante la fede in Cristo, che abbiamo in comune: infatti per voi sono vescovo, con voi sono cristiano e quinti tutti impegnati a rendere sempre più splendente e credibile la nostra Chiesa diocesana. Verrà allora a voi come Cristo buon Pastore per rinvigorire la vostra secolare fede cristiana per sollecitarvi ad essere assidui nell'ascoltare la Parola del Signore, il Vangelo, e nell'unione fraterna, nella frazione del pane eucaristico e nelle preghiere. E tutto ciò che interessa l'uomo nel sociale interessa anche la Chiesa e sollecita la premura e t'attenzione del Vescovo. Accoglietemi come padre, come fratello, come amico. Insieme vogliamo annunziare, celebrare e testimoniare Gesù, Salvatore di tutti gli uomini: questa grazia ce la ottengano Maria Santissima della Civita, i santi Patroni Erasmo, Marciano e Benedetto, patrono d'Europa».
Il messaggio dell'arcivescovo di Gaeta al popolo di quella diocesi. «Alla Chiesa di Gaeta: Pace a voi. E' questo l'augurio grande e carico di ogni bene che Gesù, proprio nel giorno della sua Resurrezione, volle rivolgere ai discepoli, suoi amici. E questo vuol essere il mio primo saluto augurale a tutti della antica e veneranda Chiesa che è in Gaeta, irrorata dal sangue dei martiri Erasmo e Marciano. Il Papa
Benedetto XVI mi manda a voi e il Concilio Vaticano II ricorda che il Vescovo, in modo eminente e visibile, agisce nella persona dello stesso Cristo, pastore e sacerdote eterno. Con san Paolo ripeto che ho vivo desiderio di vedervi per comunicarvi qualche dono spirituale perché ne siate fortificati, o meglio, per rinfrancarmi con voi mediante la fede in Cristo, che abbiamo in comune: infatti per voi sono vescovo, con voi sono cristiano e quinti tutti impegnati a rendere sempre più splendente e credibile la nostra Chiesa diocesana. Verrà allora a voi come Cristo buon Pastore per rinvigorire la vostra secolare fede cristiana per sollecitarvi ad essere assidui nell'ascoltare la Parola del Signore, il Vangelo, e nell'unione fraterna, nella frazione del pane eucaristico e nelle preghiere. E tutto ciò che interessa l'uomo nel sociale interessa anche la Chiesa e sollecita la premura e t'attenzione del Vescovo. Accoglietemi come padre, come fratello, come amico. Insieme vogliamo annunziare, celebrare e testimoniare Gesù, Salvatore di tutti gli uomini: questa grazia ce la ottengano Maria Santissima della Civita, i santi Patroni Erasmo, Marciano e Benedetto, patrono d'Europa».
Accogliamo con grande gioia l'elezione di Mons. Fabio Bernardo D'Onorio ad Arcivescovo di Gaeta e innalziamo un grande grazie al Signore che ancora una volta ci colma della sua attenzione e del suo amore.
Al nostro amato Mons. Pier Luigi Mazzoni, Arcivescovo emerito di Gaeta giunga, invece, il nostro ringraziamento per quanto ha fatto per tutta la Comunità Diocesana.
Al nostro amato Mons. Pier Luigi Mazzoni, Arcivescovo emerito di Gaeta giunga, invece, il nostro ringraziamento per quanto ha fatto per tutta la Comunità Diocesana.
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