venerdì 26 dicembre 2008

Oggi ho ricevuto il nuovo mandato.

Questa mattina, come annunciato nei giorni scorsi, il mio Arcivescovo S.E. Mons. Fabio Bernardo D'Onorio, ha conferito ai diaconi e quindi anche a me il nuovo mandato.
Io sono stato inviato presso la Parrocchia di San Pietro Apostolo già Cattedrale della antica Diocesi di Minturno poi soppressa per essere unita a quella di Gaeta. Oltre a questo servizio l'Arcivescovo ha inteso riconfermarmi la direzione dei programmi di Radio Civita (emittente radiofonica diocesana) e l'impegno a collaborare nel Servizio Comunicazioni Sociali. Insomma il da fare non mi mancherà. Questa giornata è molto significativa anche perchè l'Arcivescovo nella sua omelia ha evidenziato come i compiti dei diaconi si articolano su due fronti principali. Il primo è quello dell'annuncio e il secondo è quello di presiedere alla carità. Due aspetti di grande interesse e che delineano un'orizzonte suggestivo e per molti versi inedito in un panorama spesso punteggiato da segni di incertezza e dubbio. Ora nella nostra diocesi c'è un indirizzo più chiaro e si coglie un'attenzione che è di grande conforto per i diaconi. Il nuovo mandato, infatti, ci è stato conferito dopo il rinnovo delle promesse dell'ordinazione e dopo una benedizione che emula quella che il Pastore diocesano impartisce in occasione dell'ingresso dei presbiteri nelle parrocchie loro affidate. Anche questo un segno profetico.
Che dire? Dico che io e tutti i miei confratelli diaconi della diocesi di Gaeta abbiamo, adesso, una responsabilità ancora maggiore in quanto con questo mandato pubblico c'è stato anche un riconoscimento pubblico mai accaduto prima.
Chiedo perciò a tutti gli amici del blog di pregare perchè questo progetto della Chiesa di Gaeta possa realizzarsi nel miglior modo possibile in adesione ai disegni imperscrutabili che il Signore ispira nei modi e nelle forme che solo Lui conosce.


mercoledì 24 dicembre 2008


Auguri di Buon Natale

"Se il Natale non è, io non sono.
Se Cristo non è qui, la mia vita è solo una commedia
piena di rumore e di furore e che non significa nulla".

Shakespeare

venerdì 19 dicembre 2008

Cambio parrocchia e inizio un nuovo ministero


Rendo Grazie al mio Vescovo Mons. Fabio Bernardo D'Onorio che mi consente di obbedire alla volontà del Padre che si è fatto presente attraverso il Suo discernimento. E' una gioia profonda dire "eccomi" ed è quello che è accaduto a me e a tutti i diaconi della Chiesa che è in Gaeta.
Nelle scorse settimane, infatti, il nostro Arcivescovo, dopo aver provveduto ad un primo avvicendamento dei sacerdoti diocesani (circa 10 presbiteri hanno saputo dire il loro "eccomi" al Vescovo) è ora la volta dei diaconi. A 20 diaconi su 26, l'Arcivescovo ha chiesto un servizio in un'altra parrocchia e tutti hanno risposto "eccomi". E' veramente una gioia avere la possibilità di accogliere la volontà della Chiesa e fare ciò che la Chiesa chiede di fare. I diaconi all'unisono hanno colto questa straordinaria opportunità e la stanno vivendo con uno spirito di profonda comunione ecclesiale. Un esempio di disponibilità e di "obbedienza" che attesta il grande amore per la Chiesa che i diaconi esprimono nella concretezza del quotidiano.
Il progetto dell'Arcivescovo Mons. D'Onorio è stato ufficializzato nei giorni scorsi dopo una condivisione prima con i diaconi e poi con i parroci di provenienza e di destinazione. Successivamente la comunicazione ha raggiunto il Consiglio dei Presbiteri e i Consultori. Al fine di dare maggiore solennità all'evento che è un fatto nuovo per la Chiesa diocesana di Gaeta, l'Arcivescovo ha voluto che il mandato fosse pubblico e conferito all'interno di una solenne celebrazione eucaristica nel giorno di Santo Stefano, diacono e martire, alle ore 11.00 nella Chiesa di San Nilo in Gaeta.
Pur essendo stato chiamato, come tutti i confratelli a lasciare la parrocchia di orgine, nella quale sono cresciuto e nella quale ho svolto il mio primo anno e mezzo di ministero diaconale assaporo la gioia di un'attenzione e di una premura che sostiene il diaconato e i diaconi nel loro servizio alla Chiesa e ne rendo grazie a Dio.